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Memorial Mesareca 2003Kranj, febbraio 2003
Risultati1. PH Ljubljana, 2. A.V. Bologna, 3. PH Kranj, 4. Budapest 1, 5. Hope Paris, 6. Piranha 1, 7. Chesham T.D.T, 8. H.S. Ducale Parma, 9. Ljubljana 2, 10. Budapest 2, 11. LJ3, 12. Muenchen, 13. A.V. Bologna femminile.
CommentiPer la prima volta sul podio. Per la prima volta con una coppa in un torneo all'estero. Non e' il gradino piu' alto, ma rimane pur sempre uno storico secondo posto per l'AV. Molta soddisfazione per essere arrivati davanti ai fratelloni di Kranj, per avere impartito una bella lezione al "maestro" Tom (3-0 nonostante il rinforzo di Stephane e' da ricordare). Eppure rimane un po' di amaro in bocca per quell'unico golletto subito nella partita decisiva con Ljubljana, da sempre la nostra bestia nera. Certo la loro squadra ha giocato molto bene, era al completo, con l'ausilio di un centro della nazionale Yugoslava. Eppure perdere 1-0, tanto piu' su un ribaltamento di fronte propiziato da un errore di sostituzione, non lascia completamente soddisfatti. Ed e' un ulteriore segnale di crescita: la fame di risultati. Il torneo e' stato ben organizzato, con la possibilita' di giocare contro tutte le squadre piu' forti. In piu' la presenza di 3 partite relativamente facili prima di entrare nel vivo della competizione ha consentito alla squadra di "svegliarsi" con calma. Le prime 3 partite sono finite tra il 6 e l'8 a 0. Hanno consentito l'inserimento di Juanito, l'italo-colombiano di Bergamo che oltre una grande persona si e' mostrato uno straordinario giocatore occupando alla grande il centro del campo. Bene anche l'inserimento di Alcatraz, spietato e sempre pronto a concludere ogni azione. In effetti questi risutati roboanti sono poi risultati fondamentali al fine della classifica visto l'arrivo a pari merito con Kranj. La partita con Ljubljana e' tiratissima. 7 minuti di rapidi cambiamenti di fronte con occasioni non limpidissime per entrambe le squadre. Un sostanziale equilibrio in campo rotto solo da un doppio cambio nostro in fase di attacco che ha lasciato in 4 la squadra: rapido contropiede sloveno, battaglia sottoporta e bel gol della loro difesa. Inutile poi il nostro attacco negli ultimi minuti: una solo occasione dell'accoppiata Alcatraz-Juan, ma la squadra non era compatta e l'1-0 ci condanna. Non piu' di 10 minuti (e qualche urlaccio) per prepararsi alla seconda sfida chiave con Kranj. Per avere un'idea di quanto e' accaduto basta dire che io e Alcatraz, partiti in panca, siamo riusciti ad entrare solo dopo 5', la prima volta che gli sloveni hanno attraversato la meta' campo. Tutto il tempo pressati davanti alla loro porta con almeno 3 occasioni d'oro: un mio contropiede con l'ultimo lancio stoppato dal petto di Ales, una punizione a 5 mt dalla porta in superiorita' numerica ed una punizione a meta' campo con la loro squadra tutta sbilanciata contro il muro. Non abbiamo segnato ma il dominio in campo e' stato assoluto. Necessita un maggiore legame attacco difesa per concludere in gol: gli attaccanti da soli non possono segnare nelle partite equiolibrate (Ljubljana docet). Qualche altra passeggiata con gli ungheresi (anche un paio di dormite contro la non irresistibile Pecs che ci hanno fatto subire un paio di evitabilissimi gol per un 4-2 per altro senza batticuore), e partita finale con la squadra di Parigi: Tom, Stephane, Buki (ex nazionale dell'ungheria 99, qualcuno lo ricordera'), l anuova fidanzata di Tom, nazionale francese e qualche ungherese a completare il roster. Si parte e dopo 40 secondi il primo gol nostro: corale. Quindi rabbiosa reazione dei parigini che ci schiacciano nella nostra meta' campo ma devono subire due contropiedi da 20 metri dell'imprendibile Pelcio (che nell'acqua di Kranj non e' nuovo a tali performance); sembrava un motoscafino caricato a molla: messo in acqua partiva per 20 metri col disco (che soddisfazione vedere Tom tentare vanamente di fermarlo...) segnava e veniva rimorchiato rantolante a bordo vasca; 60" secondi per ricaricare la molla e nuovo ammaraggio per la seconda galoppata. Mah? Lui dice che dipende dalle due sigarette che e' riuscito a fumarsi subito prima dell'incontro con Tom: forse e' leggenda ma guardando il Pelcio dire che il fumo nuoce alle prestazioni e' veramente dura. Alla fine siamo secondi per differenza reti ed un solo golettino meno di Ljubljana. Ci aspettano il 5 aprile per la rivincita. Cosi' sara' un weekend da ricordare: il sabato in Europa la domenica 800 km piu' in la' ai campionati italiani. Lo scudetto e' bello, ma l'Europa profuma di piu'. |