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Memorial Mesarca 2002Kranj, marzo 2002
Risultati
GROUP A
TEAM 1
TEAM 2
SCORE
SUB BOLOGNA - 1 :
BUDAPEST - 1 4:0
LJUBLJANA - 2
:
UISP BOLOGNA - 2
5:0 SUB BOLOGNA - 1 :
YU - CALYPSO - 2
3:0 BUDAPEST - 1
:
LJUBLJANA - 2
5:1 SUB BOLOGNA - 1 :
UISP BOLOGNA - 2
5:0 YU - CALYPSO - 2 :
LJUBLJANA - 2
1:3 BUDAPEST - 1
:
UISP BOLOGNA - 2
6:0 SUB BOLOGNA - 1 :
LJUBLJANA - 2
6:0 YU - CALYPSO -
2 :
UISP BOLOGNA - 2
5:0 BUDAPEST - 1
:
YU - CALYPSO - 2
2:1 GROUP B
TEAM 1
TEAM 2
SCORE
PH KRANJ
:
PECS - 2 5:0 GROUP C
TEAM 1
TEAM 2
SCORE PH LJUBLJANA
:
UISP BOLOGNA - 1
3:1 GROUP D
TEAM 1
TEAM 2
SCORE
CALYPSO-YU-1
: ROME
6:0 Semifinal I TEAM 1 TEAM 2 SCORE CALYPSO-YU-2
: PECS -
2 7:0 Semifinal II TEAM 1 TEAM 2 SCORE PARMA
:
BUDAPEST - 2
3:2 Finals TEAM 1 TEAM 2 SCORE UISP BOLOGNA - 2
: ROME
1:4
for 17. place Classifica finale
CommentiStoricamente il Memorial Mesarca rappresenta per la squadra uisp il punto piu' basso della stagione. Periodo post-natalizio, di settimane bianche, impatto con l'acqua alta hanno sempre portato pessime figure. Basti ricordare la sconfitta con la femminile yugoslava del 1999 o la prima sconfitta col Sub Bologna nel 2001. Quest'anno c'erano molte attese. La preparazione fisica completata, l'innesto di buoni giocatori, la completezza della squadra. Non e' bastato. Non che un quinto posto sia una pessima figura, ma indubbiamente e' al di sotto delle attese, anche in considerazione del fatto che Lubiana, che ci ha eliminato, era stata battuta due volte negli ultimi due mesi. Cosi' non siamo neppure riusciti ad arrivare a incrociare le mazze con Kranj, vero obiettivo del torneo. Perche' la sconfitta con Lubjana? Intanto perche' Lubiana ha giocato meglio. Squadra compatta, buone individualita', ma soprattutto una supporto di squadra semplice ma estremamente efficace ha dominato il nostro gioco troppo basato sulle esplosioni individuali. Sulla compattezza di squadra abbiamo perso. Ad alto livello per vincere devi: 1. non commettere errori banali; 2. contare su 6 giocatori in ogni azione. Individualmente piu' forti, molti dei nostri hanno creato spazi e azioni pericolose, segnando e portandosi ad un passo dalla porta in piu' occasioni, ma troppo spesso mancava un elemento per chiudere l'azione: un terzino dopo la fuga dell'ala, un ala a coprire il gioco delle rotazioni slovene, ecc. In piu' pochi hanno nuotato imponendosi di portare avanti il disco preferendo un rapido passaggio ad una nuotata di forza. Ne ho viste solo due: una di Cip (ma mancava il terzino dopo i suoi 12 mt) e una di Gianluca (qui il terzino c'era e infatti abbiamo segnato). Insomma siamo ricaduti negli antichi problemi di lasciar solo chiunque scatti in avanti. Problema che non e' migliorato nelle partite successive, salvo che la pochezza degli avversari ha fatto si che una fuga solitaria fosse sufficiente a segnare direttamente o a portare il disco talmente vicino alla porta avversaria da non poter piu' sbagliare dopo. Problema errori. Tanti nelle sostituzioni. Praticamente 0 in difesa, dove chi usciva poteva anche prepararsi per la doccia. A volte eccessivo in attacco con due cambi chiamati dall'ala forte col disco nell'angolo avversario e la squadra in 5 per 20-25 secondi (e mancava l'ala in gioco): risultato da due azioni di attacco nostro si sono sviluppati 2 contropiedi avversari, uno bloccato in extremis dal cambio appena entrato, l'altro gol per Lubiana. Unica nota positiva la turnazione dei centrali. Anche contro Lubiana Mitch e Marco hanno cambiato spesso e al momento giusto, garantendo una costante presenza al centro. Paradossalmente i gol li abbiamo presi dai canali laterali e non dal centro. Problema tensione. Troppa nella prima partita. penso che molti degli errori siano nati dalla tensione di dover dimostrare tutto subito. Errore mio nel non aver dato il giusto spirito alla squadra. O della squadra nel non averlo recepito. Non fa differenza, il canale comunicativo si e' spezzato e ne e' risultata una tensione negativa. Su questo bisogna tornare al piu' presto. In sostanza uno squadrone da secondo posto (la Yugoslavia presentava la nazionale ed era oggettivamente la piu' forte), termina al di sotto delle sue potenzialita'. Qualcosa va cambiato, ci vuole una scossa perche' le potenzialita' ci sono tutte. Femminile. Si sono divertite, sono cresciute nel gioco, hanno fatto gruppo. I risultati non sono venuti, ma pochi erano gli avversari alla portata. Tra l'altro hanno incontrato solo squadre maschili e gli innesti dalla prima squadra sono stati impiegati in partite dall'esito impossibile per non falsare i valori. Continua la crescita. Se trovano una pace tra loro e motivazioni chiare e' una squadra che puo' fare molto. Deve solo decidere cosa vuole. Sub Bologna. Due parole anche su di loro, dato che ne ho osservato 3 partite (e registrata una). Grinta straordinaria, passione, ma anche grande forma fisica gli hanno permesso di tenere testa a tutte le avversarie incontrate. Si sono ulteriormente avvicinate a Kranj, dopo lo 0-2 in Ungheria, questa volta un 0-1 al golden gol dopo 25 minuti di partita di una intensita' incredibile. Non si danno mai per vinti, vogliono vincere a tutti i costi. Queste sono le prime doti per fare una grande squadra. Il gioco verra' col tempo, anzi e' gia' molto milgiorato dopo il clinic con Jason. Purtroppo in queste partite cosi' tese l'esperienza conta e un errore decide l'incontro. E spesso capita che a commetterlo sia il giocatore piu' importante, quello che ha portato sulle spalle la squadra attraverso tutto il torneo con un impegno e una voglia da prendere come riferimento. Ormai il sub bologna ha messo la freccia e gli sloveni hanno i giorni contati. Sull'A.V. credo che quando finira' di specchiarsi in se stesso, quando finira' di elencare tutti i propri pregi, rimboccandosi le maniche per coprire i difetti, allora mostrera' una forza sorprendente, forza che e' gia' nella potenzialita' della squadra e che aspetta solo l'esplosione. In fondo la Milano di Peterson perse 10 finali prima di diventare imbattibile ed anche la Virtus attuale ha passato il suo purgatorio. |