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Torneo di Pecs (Ungheria)

 

 10 novembre 2001

av pecs.jpg (46500 byte)

Risultati e Commenti:

11 squadre tra sloveni, ungheresi e italiani. Di queste ben 5 italiane (3 maschili e 2 femminili) con 45 atleti presenti. Un vero successo per l'hockey italiano, soprattutto se si considerano gli 800 km necesasari per arrivare a Pecs e la neve che e' caduta fitta in Slovenia a rallentare il viaggio di andata.

Benissimo poi i risultati con un 2° posto (Sub Bologna), un 3° (Sub Nettuno) e un 5° (Assetto Variabile) a testimoniare l'ottima prestazione complessiva azzurra. Vittoria finale a Kranj, 8° posto per Sub Bologna femminile e 9° per Av femminile.
Sub Bologna: ha onorato il titolo italiano conquistato la scorsa primavera. Si e' presentata motivata e gia' in buona forma, desiderosa di vincere in campo nazonale e internazionale. Il gioco espresso č basato su un grande ritmo ed illuminato dalle fughe di due autentici fuoriclasse che sono Coco e Alcatraz a Pecs immarcabili da gran parte degli avversari. Il ritmo tenuto, il pressing, la gran voglia di lavorare hanno sempre finito per prevalere contro avversari non in grado di reggere il gioco per 10 minuti filati. Prima o poi un varco si apre e uno dei due ci si infila dentro creando sconpiglio nella difesa avversaria. Pericolosissimi lungo le fasce dove, se non fermati subito come nel torneo di Pecs, riescono a guadagnare molti metri ribaltando il gioco e portare il disco dentro l'area avversaria per poi concludere con un pressing forsennanto fino al gol. Pregevole la compattezza di squadra con una girandola continua di cambi. Peccato che nella finalissima contro Kranj si siano trovati contemporaneamente a bordo vasca sia Alcatraz che Coco: solo 30 secondi, ma sufficienti a Kranj per segnare e, con quel pizzico di esperienza in piu', chiudere la partita.
Sub Nettuno: rinforzato  da Alessio di parma e, soprattutto, da Samuel, l'ala francese reclutata dall'AV e generosamente prestata ai cugini per il torneo Ungherese, il Nettuno si e' espresso al massimo delle sue potenzialita', vincendo la' dove era possibile. Trascinata dalla coppia Jack-Duca (due califfi come sempre) e' persino riuscita nell'impresa di rimontare due gol all'AV pareggiando proprio all'ultimo secondo. Si sono divertiti ed hanno divertito, tra l'altro reggendo molto bene anche contro Kranj. Col Sub Bologna non c'era proprio nulla da fare, troppa la differenza fisica in campo.
Assetto Variabile: non tragga in inganno la posizione di rincalzo, la performance dell'AV ha rispecchiato in pieno gli obiettivi prefissati alla vigilia. Con 4 esordienti piu' Matteo al primo impegno da protagonista, non era la vittoria finale che si cercava. C'era bisogno di compattare la squadra, di fare esperienza, di verificare alcuni automatismi studiati in allenamento. Certo quando si gioca si vorrebbe vincere sempre, ma "i giorni caldi" della stagione sono ancora lontani e il processo di crescita del gruppo avanza piu' che bene. Portare 18 atleti ad un torneo (piu' Samuel) e' gia' un grande risultato. Sono poi piaciute le fughe di Giacomone, alcuni movimenti al centro di Mitch, la crescita di Matteo (sua l'azione decisiva nel gol contro il Sub Bologna). Ma e' stata soprattutto  la stoica tenacia di Cip a stupire: sceso in campo gia' febbricitante ha giocato tutte le partite senza un lamento, terminando il torneo con 40 di febbre, ma sempre tenendo la sua posizione fino in fondo. Un esempio per tutti, un giocatore in piu' per l'hockey bolognese.
Ragazze: benissimo su entrambe le sponde, hanno messo dietro le spalle 2 formazioni maschili (sebbene esordienti) di ungheresi. Il Sub Bologna ha vinto il confronto diretto, dimostrando che c'e' ancora una superiorita' fisica sulle cugine dell'AV, anche se non piu' cosi' netta come a settembre. Le ragazze dell'AV sono cresciute di partita in partita, vincendo l'ultimo incontro: ottimo segnale di mordente e di capacita' di concentrazione fino in fondo. Su 7 giocatrici 4 erano esordienti, ma hanno tenuto duro fino in fondo. Il lavoro di coach Cavallini comincia a dare ui suoi frutti.